Spesso accade che dinnanzi a parole come
"Dislessia", "Disturbi Specifici dell'Apprendimento",
"Neuropsicologia", la comune reazione sia quella di storcere il naso,
immaginare malattie esotico-contagiose e sentirsi fortemente a disagio.
"Ha difficoltà nel capire, fa fatica a stare al passo
degli altri ragazzi, purtroppo dovrà ripetere l'anno", sono solitamente le
frasi utilizzate da alcuni insegnanti che, disconoscendo Dislessia e dintorni,
tendono a classificare questi DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) come
"ritardi" ingiustificati e talvolta, addirittura, come "poca
volontà nello studio".