giovedì 16 gennaio 2014

Riflessioni di una #Nerista sul giallo di Floresta

Il mondo va così mia cara. Ci sono i morti ammazzati celebri, gli incidenti “spettacolari”, le guerre tra bande mafiose arcinote e latitanti da una vita, e poi c’è lei, quella ragazza giovanissima dilaniata dalla ferocia degli uomini prima, e degli animali poi. C’è lei, quella creatura senza nome e senza volto, di cui nessuno ha denunciato la scomparsa e, probabilmente, mai nessuno lo farà. E certo, perchè come la denunci la scomparsa di una che per l’Italia neanche esiste? Come la denunci la scomparsa di una clandestina che è scappata dalla sua terra solo per ritrovarsi morta, nuda, divorata dalle belve, nella foresta, senza più un’impronta digitale perchè, eh perchè?, perchè delle mani non le è rimasto niente, niente di niente. Le hanno messo un telone bianco di sopra, solo una gamba era intatta, e neanche troppo. Tutto il resto andato, puff. Pensa che all’inizio non riuscivano neanche a capire se fosse donna o uomo. Hanno detto che aveva circa 25 anni, sai? Potevo essere io, stessa altezza, stessa misura di scarpe, stessa voglia di vivere. “Secondo te scopriranno mai chi era?”. Una povera crista, ecco chi era.

Riferimento: http://www.tempostretto.it/news/giallo-sui-nebrodi-lesioni-mortali-cranio-vittima-ipotesi-omicidio-trasporto-cadavere-boschi.html

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