venerdì 22 giugno 2012

Messina: il pilone d'oro illuminato di musica, talento e fuochi d'artificio.

Pubblicato su Messina 7, il 22 giugno 2012

"Non c'è miglior modo di cominciare se non con la nostra bandiera italiana".
Un vestito lunghissimo color rosso, bianco e verde sul palco del Vittorio Emanuele. Lei, la bellissima modella, ha esordito così dando ufficialmente il via alla XIII edizione del Pilone d'Oro. Accanto, sorridente, Salvatore La Porta, storico ideatore ed organizzatore della manifestazione che, da ormai 13 anni, accoglie le esibizioni di piccoli e grandi cantanti provenienti da tutta Italia.
E quest'anno tante novità hanno caratterizzato l'evento.
Innanzitutto la scenografia costellata da cortei storici, con abiti d'epoca, che hanno fatto da cornice alla tanta musica, alle parole ed agli applausi del pubblico.

"Qualcuno potrebbe parlare di anacronismo – specificava il conduttore mentre il corteo di Federico II di Svezia, interpretato dall'Ass. Antiche Torri di S. Lucia del Mela, gli scorreva davanti - Loro, vestiti in abiti di tempi passati che sfilano sul ritmo di canzoni modernissime. In realtà il contrasto è piacevole. E' il nuovo che si incontra con la storia, è il vero lustro della nostra città".

Ventitré i cantanti che si sono sfidati a suon di microfoni dinnanzi ad una platea entusiasta, ognuno di loro  vincitore di un Festival ed ognuno di loro presentato dalla bellezza di una modella.

"Un'altra novità è la presenza di queste splendide ragazze che oggi non saranno soltanto indossatrici, ma presentatrici con me a tutti gli effetti".

E mentre La Porta parlava, sullo sfondo scorrevano le inedite immagini della nostra città, la Messina di oggi, la Messina di ieri, la Messina di tutti i presenti.

Tantissimi. C'erano i familiari dei cantanti, i ballerini, i giurati, i ragazzi, le coppie, gli anziani ed i non anziani. Quella domenica sera il Teatro Vittorio Emanuele era davvero un tripudio di gente che ascoltava, votava e cantava.

Sì, perché tra il pubblico erano presenti anche 600 giurati che su un foglio blu segnavano la loro performance prediletta. Incorruttibili, ascoltavano ogni esibizione e scrivevano il loro giudizio. A fine serata, avrebbero consegnato un nome, uno ed uno solo, quello del vincitore.

Sono state tre ore di spensieratezza trascorse tra un "Meraviglioso" ed un "Come una Turandot", tra "The power of love" e "Fiori di rosa e fiori di pesco".

Tre ore che hanno lasciato tutti a bocca aperta, indecisi su chi fosse il migliore ed in attesa di sapere quale sarebbe stata la sorpresa finale.

Tre ore che, con un tocco di estrema originalità, si sono concluse con uno spettacolo di giochi d’artificio cartacei, ed una pillola di saggezza finale.

"Io ho sempre sperato che questo possa essere un trampolino di lancio per tutti i ragazzi. Ma ricordate sempre queste parole: è più facile arrivare al successo che mantenerlo". Così Salvatore La Porta ha ringraziato tutti, il sipario è calato, la gente si è alzata ed è uscita. Ma la musica no, quella è rimasta a lungo nel cuore di tutti.

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